Valencia diventa la prima città al mondo a verificare a certificare l’impronta di carbonio della sua attività turistica

Valencia | 10.07.2020 | 12:57

Valencia è diventata la prima città al mondo a verificare e certificare l’impronta di carbonio dell’intera attività turistica della città. Una ricerca realizzata dall’azienda Global Omnium, in collaborazione con la Fondazione Visit Valencia e il comune della città, ha misurato le fonti che emettono gas a effetto serra e il loro impatto sull’ambiente in dieci settori diversi legati al turismo, come il trasporto verso e dentro la città, l’alloggio, la fruizione di ristoranti, le strutture di intrattenimento o di shopping, il trattamento dei rifiuti, la gestione dell’acqua e le infrastrutture necessarie a sostenere l’offerta turistica.  

Il dossier è stato certificato dalla Associazione Spagnola di Normalizzazione e Certificazione (AENOR), rendendo Valencia un punto di riferimento a livello mondiale per quanto riguarda la sostenibilità. 

  

Qual è l’impronta di carbonio del turismo a Valencia? 

Tutta l’attività turistica del 2019 misurata in questo dossier raggiunge i 1286 milioni di tonnellate di CO2, dei quali un 81% corrispondono agli spostamenti dei turisti per arrivare a Valencia, e solo lo 0,92% all’uso del trasporto all’interno della città. 

Dalla ricerca si ricavano altri dati interessanti, ovvero che la quantità di gas a effetto serra emessi dall’attività turistica equivalgono solamente alla terza parte dell’impronta di carbonio generata dal consumo di alimenti di tutti gli abitanti della città. E anche che lo 0,01% dell’impronta del turismo proviene dal consumo di acqua, nella città con la più grande efficienza idrica d’Europa e lo 0,41% dalla raccolta e trattamento dei residui solidi. 

  

Progresso nella Strategia del Turismo Sostenibile di Valencia 

La strategia del Turismo Sostenibile per la città, intrapresa a inizio anno, punta a raggiungere una attività turistica a emissioni zero nel 2025 rendendo Valencia la prima destinazione turistica del mondo a zero impatto ambientale. A tal fine si stabiliranno azioni per ridurre e compensare l’emissione di CO2 derivata dal turismo. 

La strategia si basa sul potenziale di Valencia per quanto riguarda l’autogenerazione energetica con energie rinnovabili, la possibilità di disporre di una mobilità totalmente elettrica in una orografia praticamente piatta o la capacità degli spazi naturali come la Huerta, i giardini del Turia o il parco naturale dell’Albufera di assorbire le emissioni di CO2

Si prevede, inoltre, la riduzione del consumo diretto di combustibili derivati dal petrolio, il miglioramento dell’efficienza energetica e la riduzione del consumo dell’energia proveniente da fonti non rinnovabili. Pretende anche incentivare il consumo e la corretta gestione dei prodotti, dei beni e dei servizi, la cui produzione e logistica comportino una minore emissione di gas ad effetto serra nel trasporto. Allo stesso tempo si prenderà cura di potenziare l’economia locale e circolare, sviluppando e gestendo un’etichettatura di prossimità in modo tale che il turista sia a conoscenza dell’impatto del prodotto sostenibile, sicuro e sano che sta acquistando. 

Inoltre, la strategia pretende raggiungere gli obiettivi fissati dall’Obiettivo per lo Sviluppo Sostenibile dell’ONU nelle aree sociali e economiche, nelle aree del patrimonio, risorse, ambiente e clima e nell’area della governance per la sostenibilità. In questo modo l'attività turistica che si sviluppa nella città di Valencia, in linea con gli impegni della fondazione Visit Valencia e di Global Omnium, si adattano alle necessità ambientali dettate dall’ONU, dall’European Green Deal e dalla nuova legge di transizione ecologica della Spagna, che avranno importanti conseguenze per il settore turistico. 

 

Guarda il dossier completo del Calcolo dell’impronta di carbonio dell'attività turistica di Valencia.

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