Festa del Corpus Domini a Valencia
El origen de la festividad se sitúa en 1263
la Festività del Corpus a Valencia si celebra la domenica della sessantesima Pasqua (60 giorni dopo la Pasqua). Si tratta della celebrazione che storicamente è stata considerata la "Grande Festa" della città. Al di là del puro senso cattolico, il Corpus è una dimostrazione della convivenza dello spirito festivo, simbolico, metaforico e religioso della società valenciana.
L'origine della festività risale al 1263, ma fu nel 1355 che il vescovo di Valencia Hugo de Fenollet (che cinque anni prima aveva battezzato San Vicente Ferrer) instaurò la processione. Attualmente, grazie all'ottimo lavoro dell'Associazione Amics del Corpus della Città di Valencia, la festa ha ritrovato la vitalità dei suoi inizi.
Durante il weekend della celebrazione del Corpus, si svolgono gli eventi più importanti, come La Poalà, la Cavalcata dell'Invito, le danze della Moma e i Momos, il passaggio delle Rocas e la Solenne Processione. Di seguito ti spieghiamo ciascun evento per non farti perdere nulla.
1. TRASFERIMENTO DELLE ROCAS
Il venerdì intorno alle 20:00 si svolge il trasferimento delle Rocas dalle Alameditas de Serranos alla Plaza de la Virgen. Le Rocas sono carri trionfali che in origine servivano per rappresentare "Els Misteris" lungo la processione. Si tratta di undici strutture in legno a forma di antiche navi che portano gruppi scultorei che alludono a racconti biblici o di santi. La loro origine risale tra il 1373 e il 1392.
La domenica, intorno alle 16:30, le Rocas vengono trasferite, nella tradizionale sfilata del "Paso de las Rocas", dalla Plaza de la Virgen alla Casa de las Rocas. Le Rocas sono trainate da cavalli lungo tutto il percorso, ma c'è un momento speciale in cui questi ultimi hanno un ruolo predominante, persino più delle stesse Rocas.
2. LA POALÀ
Il sabato alle 12:00, nelle strade di Cabillers e Avellanas, si svolge la tradizionale "Penja de poals" (Appendi secchi) dai balconi per "attaccare" i soldati del re Erode durante la Cavalcata dell'Invito del giorno seguente, uno dei momenti più divertenti della festività del Corpus. I membri dell'Associazione Amics del Corpus, al loro passaggio per la strada Cabillers e Avellanas, vengono bagnati con secchiate d'acqua dai balconi. Lo scherzo viene ricambiato con una doccia per i più distratti.
3. RAPPRESENTAZIONE DEI MISTERI
Il sabato alle 18:00, sul palco della Plaza de la Virgen, si svolge la "Rappresentazione dei Misteri". Si tratta di un insieme di tre brevi rappresentazioni teatrali del XV secolo interpretate da bambini, che raffigurano passi biblici i cui personaggi sfilano nella Cavalcata dell'Invito e nella processione generale. Vengono rappresentati, il Mistero del re Erode, il Mistero di San Cristoforo e il Mistero di Adamo ed Eva.
4. LA CAVALCATA DELL'INVITO
La domenica alle 12:00 si tiene la cavalcata dell'invito, che rappresenta l'invito che i giurati di Valencia facevano alle autorità e al popolo per partecipare alla Processione del Corpus. Ecco alcuni dei personaggi più popolari:
El Capellá de les Roques:
Uno dei personaggi più popolari. Rappresenta la Chiesa e la sua missione è invitare le persone a commemorare la festa. Cavalca un cavallo che porta una gualdrappa di velluto nero con gli stemmi della città ricamati e saluta tutti coloro che assistono alla Cavalcata dai balconi o dalla strada.
LE DANZE
Diverse comparse eseguono balli tradizionali e allegorici sotto il suono della 'Dolçaina i el Tabalet'.
La Moma i els Momos
La più famosa di tutte è 'La Moma e i Momos'. Il personaggio centrale, La Moma (rappresentata da un uomo vestito da donna con una tunica bianca e con il volto completamente coperto da un fazzoletto bianco), lotta contro i sette peccati capitali, Els Momos (vestiti con una maschera nera, abito giallo e nero e un caratteristico cappello che cerca di rappresentare un drago). Eseguono un vistoso ballo con i bastoni che si conclude quando si arrendono alla virtù incarnata da La Moma.
Il Ballo dei "Nanos" e "Gegants"
Questo rito si svolge dal 1588. In esso, 4 coppie di Gegants (giganti) e 3 di Nanos (nani) danzano al ritmo della Tabalet i Dolçaina eseguendo un'antichissima danza. Le 4 coppie di Gegants simboleggiano l'adesione all'Eucaristia di tutti i continenti conosciuti. La congiunzione tra Nanos e Gegants significa che sia gli alti che i bassi adorano il Signore allo stesso modo.
La danza della "Magrana"
Danza in cui i ballerini, vestiti in stile calabrese, intrecciano dei nastri attorno a un palo coronato dalla rappresentazione di una melagrana che si apre alla fine del ballo e mostra un'ostensorio, momento in cui i ballerini si inginocchiano in atto di adorazione eucaristica.
La danza dei "Cavalletti"
Danza in cui partecipano otto bambini vestiti da arabi disposti in due file di quattro, ciascuno con la riproduzione di un cavallo di cartone, che significa che anche gli infedeli testimoniano la loro adorazione al Santissimo Sacramento.
Le danze degli "Archetti", "Pastorelli" e "Turchi"
Balli rappresentati da bambini sotto il suono della 'Dolçaina i el Tabalet'. "Els turcs" eseguono una danza di carattere guerriero in cui a coppie, muniti di spade, simulano un combattimento.
Nella danza degli "Archetti", anticamente chiamata delle Polacche, si simboleggia la gioia per la partecipazione della gente di campagna alla festività del Corpus, in cui un gruppo di bambine vestite da pastorelle ballano con degli archi floreali nelle mani eseguendo diverse figure coreografiche.
Nella danza degli "Pastorelli", otto bambini eseguono un ballo con i bastoni, e si considera legata alla rappresentazione del mistero del re Erode.
5. SOLENNE PROCESSIONE
La domenica alle 19:00, La Senyera (bandiera della città) apre la processione scortata da "Les Banderoles" o stendardi. Sia la bandiera che i gonfaloni della città sono portati da tre Re d'Armi con testa coronata, parrucche e barbe bianche. Dopo di loro, la Croce Arcivescovile della Cattedrale e i Candelieri. Sfilano anche i rappresentanti di diverse parrocchie storiche e la Corporazione dei Falegnami. Successivamente, sfilano una serie di personaggi biblici e simbolici.
Infine arriva il turno dell'Ostensorio. Elemento principale del Corpus e maestoso culmine della festa. Appare scortato da un picchetto del Quartier Generale della Forza di Manovra e fiancheggiato dai Mancebos (sei giovani con abiti del XVI secolo in velluto e seta). Portano spighe d'argento e grappoli d'uva. Al passaggio dell'Ostensorio, una densa pioggia di petali viene lanciata dai balconi.