Il museo delle Belle Arti amplia la collezione di arte fiamminga

Rubens, Van Dyck, Sadeler, Goltzius, Van Kessel, Verbruggen... I grandi geni della pittura fiamminga sono i protagonisti della collezione permanente del museo delle Belle Arti di Valencia dopo l’aggiunta di sedici opere della collezione di Hans Rudolf Gerstenmaier. La pinacoteca arricchisce in questo modo la sua collezione di pittura barocca e consolida la sua posizione come punto di riferimento culturale imperdibile della città.

L'eredità del collezionista tedesco comprende un totale di quarantuno opere d'arte della scuola di Anversa della fine del XVI e dell'inizio del XVII secolo. Alcune opere saranno esposte solo temporaneamente a causa della loro delicatezza, come la serie mitologica di Johan Sadeler e Hendrick Goltzius, o i ritratti incisi da disegni di Rubens e Van Dyck. Altri gioielli pittorici si possono già ammirare nel museo, come la “Madonna col Bambino” di Peter Paul Rubens, il “Calvario” di Adriaen Thomasz Key o l''Adorazione dei Pastori' di Marten de Vos. La collezione comprende anche eccezionali nature morte, come quella di Jan van Kessel e i vasi di fiori di Gaspar Pieter Verbruggen.

Nuove mostre nel 2022

Oltre alla nuova collezione di arte fiamminga e altre aggiunte recenti come il “Ritratto di Michele Marullo Tarcaniota” di Sandro Boticelli, il Museo delle Belle Arti offre un programma vario di esposizioni temporanee. Tra quelli previsti per il prossimo anno ricordiamo Ánima (dal 20 ottobre al 5 febbraio 2023), una retrospettiva sul ritratto come dispositivo per generare memoria oltre la vita. Il programma per il 2022 è completato dalla mostra dedicata all'artista di Alicante José Aparicio Inglada (dal 24 febbraio al 29 maggio); la mostra Diseño, Sedas y Flores (dal 16 giugno all'11 settembre), dedicata al design di tessuti con fiori applicati; e Hacia poéticas de género (dal 30 giugno al 18 settembre), sulla presenza delle donne nell'arte del XIX e del XX secolo in Spagna.